Nuovo accordo per la prevenzione oncologica tra la Lega italiana per la lotta ai tumori della provincia di Varese e la casa circondariale bustese. Tiepida finora la risposta dei detenuti, più convinta quella del personale. “Gli uomini tendono ad andare meno dal medico”, sottolinea il presidente provinciale della Lilt, Pellerin. “Nonostante il sovraffollamento e le polemiche sull’assistenza sanitaria, questa iniziativa contribuisce a aumentare la vivibilità nella struttura”, evidenzia il direttore, Pitaniello, mentre l’assessore all’Inclusione Sociale, Reguzzoni, ricorda che “non ci sono vite che valgono di più e altre meno”
ULTIMA ORA
- Socotec: gli occhi della diga
- Iran, "Narges Mohammadi non sta bene: Nobel per la Pace due volte in ospedale dopo arresto"
- Ospedale di Cortina al servizio di Olimpiadi e Paralimpiadi
- Palermo, mazzette al Policlinico per rilasciare le salme: Procura chiede arresto per 15
- Ucraina-Usa, negoziati finiti a Berlino. La richiesta a Kiev: "Via dal Donbass"
- Futuro digitale, al Mind esperti a confronto sull'Health Data Revolution
- Ucraina, Ue amplia lista sanzioni Russia: colpiti anche gli influencer di Putin
- Harry, Meghan e lo sgarbo di Natale: ecco perché i Sussex lasciarono la Corona
- Università, alla Lum esercizi di simulazione per la preparazione a maxi emergenze
- L'eroe di Bondi Beach: "Lo rifarei ancora, anche se crivellato di proiettili"
Busto: Lilt, prevenzione “senza barriere” in carcere
Accordo per la prevenzione tra Lega italiana per la lotta ai tumori e Casa circondariale di Busto Arsizio
- Pubblicato il
Redazione Rete55
Articoli correlati
Territori
Categorie






