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“Il 60% dei contagi colpisce i non vaccinati”

ATS Insubria raccoglie la sfida della scuola, puntando su tamponi gratuiti o calmierati e test salivari. Le somministrazioni volano oltre l’80% per tutte le fasce di età

Il virus non è meno aggressivo, è solo tenuto a bada dal vaccino. Per questo procedere con la somministrazione (completa) è un’esigenza della collettività

ATS Insubria lo ribadisce più volte e a chiare lettere, mostrando i dati relativi ai contagi del mese di Settembre. In questi primi 20 giorni, nelle province di Varese e Como, si sono registrati 1.648 nuovi contagi. Di questi, 1021 persone non erano vaccinate, oppure lo erano “a metà”, cioè con una sola dose. 627, invece, i positivi già completamente vaccinati. 

Parliamo – scandisce bene il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – di un tasso del 2,67 per mille contro un tasso dello 0,56. Tradotto, chi non si vaccina rischia 5 volte in più rispetto a un soggetto completamente vaccinato.

Grande sfida del momento, il monitoraggio delle scuole, il superamento della logica “da prima e seconda ondata” delle quarantene totalizzanti e utilizzo capillare di tamponi (gratis per i bambini tra i 6 e gli 11 anni, a prezzi calmierati per gli altri) e dei test salivari.

Fondamentale, chiosa ATS, il gioco di squadra tra enti: scuola, ATS Insubria, Medici di Medicina Generale, pediatri e sindaci.

 

 

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