Prendersi cura di una persona malata di Alzheimer può essere fonte di grande disagio e frustrazione. Con un po’ di supporto, si può però arrivare a migliorare le proprie strategie per approcciare chi presenta questi disturbi, migliorando la qualità della vita del malato e di chi se ne prende cura. Per formare e sostenere familiari e assistenti familiari che si prendono cura, a domicilio, di persone affette da demenza, c’è «STAR–C», una metodologia molto efficace, elaborata dalla professoressa Linda Teri dell'Università di Washington, che ci presenta Maria Luisa De Lodovici, neurologa e presidente dell’Associazione Varese Alzheimer.
ULTIMA ORA
- Ucraina, Meloni: "Su accordo Ue prevalso il buonsenso"
- The Voice Senior, stasera 19 dicembre: le anticipazioni della finale
- Pellegrino: "Milano Cortina 2026 da portabandiera per chiudere in bellezza, poi voglio la laurea"
- Ucraina, l'analisi: articolo 5 senza Nato? Non proteggerebbe Kiev
- Bologna-Inter: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
- Manovra e pensioni, emendamento verrà stralciato: ci sarà decreto
- Ue, accordo per l'Ucraina: prestito di 90 miliardi a Kiev
- Meteo, neve in arrivo sull'Italia: a Natale passerà anche un ciclone
- Ucraina, Trump in pressing su Zelensky: "Fai in fretta o Putin cambia idea"
- La flotta fantasma di Putin: "Così la Russia spia l'Europa dal mare"
Per combattere l'Alzheimer bisogna... «Star–C»
Maria Luisa De Lodovici, neurologa e presidente dell’Associazione Varese Alzheimer, presenta a Rete 55 l’innovativa metodologia «STAR–C» messa a punto a Seattle da Linda Teri
- Pubblicato il
Filippo Brusa
Articoli correlati
Territori
Categorie






