La cucina incontra la medicina nelle aule dello IAL Lombardia di Saronno. È qui che, nel mese di ottobre, ha preso forma il primo progetto didattico dedicato alla nutrizione nella malattia renale cronica, nato dalla collaborazione tra il Centro di Formazione Professionale e la Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi.
A essere coinvolti sono stati gli studenti del terzo anno del corso per aiuto cuoco, protagonisti di due giornate intense tra lezioni teoriche e applicazioni pratiche. Un percorso pensato per fornire competenze concrete a chi si prepara a lavorare nella ristorazione, con l’obiettivo di rendere la cucina uno strumento attivo di prevenzione e benessere.
L’iniziativa rientra nel modulo formativo “Dieta e benessere” ed è frutto della sinergia tra lo IAL e la Nefrologia diretta dalla dottoressa Maria Rosa Caruso, che ha sostenuto un approccio innovativo alla formazione, puntando sull’educazione alimentare come leva fondamentale per rallentare la progressione della malattia renale.
A guidare gli studenti nel percorso è stata la dottoressa Monica Avino, nefrologa esperta in nutrizione clinica, affiancata dai docenti Francesca Callegari, Erika Perna e Marco Di Salvia. Con un approccio chiaro e scientificamente rigoroso, sono stati affrontati i principali aspetti legati alla gestione nutrizionale del paziente nefropatico.
Particolare attenzione è stata dedicata all’equilibrio dei nutrienti: dalla gestione delle proteine al controllo di sodio, potassio e fosforo, elementi chiave per preservare la funzionalità renale e migliorare la qualità della vita. Un’esperienza formativa che ha permesso agli studenti di comprendere come, anche dietro ai fornelli, si possa fare prevenzione e prendersi cura delle persone






