Liste d'attesa sempre più lunghe, esami e visite mediche sempre più lontani.
Problema di cui parliamo spesso, ma mai abbastanza. Prescrizioni a volte urgenti, eppure rimandate di mesi, oppure fattibili, ma a 60 km di distanza.
Più passa il tempo e più la salute somiglia a una corsa a ostacoli, su cui CGIL ha avviato un percorso di chiamata utile a farsi portavoce di chi si vede rimbalzare le visite più delicate per tagliare i tempi.
Evidentemente, però, non basta. Perciò il sindacato torna a presidiare l’ingresso dell’ospedale, ricordando che la medicina territoriale è un elemento imprescindibile, sommato al rafforzamento degli organici.
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- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
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