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Cardano: Alle Montessori via alle Settimane della Cortesia

All’IC Montessori di Cardano gli studenti promuovono la buona educazione con le Settimane della Cortesia

“Con la cortesia e con il rispetto, il mondo può diventare perfetto”, all’IC Montessori di Cardano al Campo iniziano le settimane della cortesia.

In un mondo in cui arroganza, sfrontatezza, maleducazione, volgarità e violenza sembrano far da padrone, l’Istituto Scolastico Comprensivo Statale “M. Montessori” di Cardano al Campo, guidato dalla Prof.ssa Stefania Acquaviva, fa una scelta anticonformista: si schiera dalla parte della cortesia e della gentilezza.
Con l’iniziativa “La settimana della cortesia”, evento proposto e organizzato dal Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze (CCRR) “L. Prati” da ben sei anni, per tre settimane, una al mese a partire da aprile, gli studenti e le studentesse dell’Istituto cercano di mettere in pratica le regole basilari di una corretta convivenza civile: dire grazie, annunciarsi con un buongiorno, chiedere qualcosa per favore, aiutare l’altro in caso di necessità, porgere le proprie scuse quando si sbaglia…, insomma recuperare quelle parole educate e affabili che dovrebbero essere alla base di ogni relazione sociale e convivenza civile e serena e che oggi, purtroppo, tra un “Bro”, un “batti cinque” ed una pacca sulla schiena sembrano essere obsolete e per questo messe nel dimenticatoio.
Durante queste settimane i ragazzi e le ragazze dell’Istituto indossano il logo della cortesia, realizzato sempre dal CCRR, e si sforzano di mettere in atto la buona prassi dell’educazione diffondendola oltre che negli ambienti della scuola secondaria, anche tra i compagni dell’infanzia e della primaria, perché, come dice lo slogan dell’iniziativa, “La cortesia non va buttata via”.
Ripetono frequentemente i giovani promotori dell’iniziativa: “Un ‘Grazie!’ o uno ‘Scusami!’ non cambiano il mondo, ma, se ognuno di noi imparasse e si abituasse ad essere cortese SEMPRE e OVUNQUE, migliorerebbe le relazioni con familiari ed amici e forse estenderebbe questo corretto modello di comportamento diffondendolo in tutti gli ambienti che frequenta”.

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