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Studenti a casa: “Meglio in DAD che su bus contagiosi”

La classe V dello Stein di Gavirate diffonde il risultato di un sondaggio realizzato tra compagni di scuola, docenti e genitori: la maggior parte degli interpellati stigmatizza il rischio dei trasporti, riconosce la qualità delle lezioni a distanza e chiede di anticipare le vaccinazioni di ragazzi e insegnanti

A scuola sì, ma non adesso e non così. Firmato, gli studenti dello Stein fi Gavirate. 

Le generalizzazioni nuocciono gravemente alla chiarezza, specie se le si riassume in slogan e titoli di giornale. E così, il rapporto tra studenti e didattica a distanza, che nei giorni scorsi ha visto ragazzi in piazza per chiedere di tornare in aula, viene controbilanciato dalla voce ferma e ponderata delle ragazze che frequentano la 5° Turistico dello storico istituto di Gavirate, e che Rete55 ha intervistato a margine del recente sondaggio da loro elaborato ed esteso a compagni, docenti e genitori.

La prima domanda è chiara quanto la risposta: è bene tornare subito in presenza?  Oltre il 90% degli interpellati (giovani e adulti) risponde di no.

Per il bicchiere mezzo vuoto, fatto di rischi di contagio più che concreti e orari scaglionati almeno quanto impossibili.

E per il bicchiere mezzo pieno, che parte dalla buona qualità della Didattica a Distanza.

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