La gentilezza nella cura dei fragili: in RSA, negli ospedali, nelle comunità.
Non un optional, né un accessorio che dipenda unicamente dalla volontà del singolo. Bensì uno strumento di lavoro imprescindibile, che affianca l’empatia alle competenze, la sensibilità e la capacità di immedesimazione al sistema organizzativo di strutture, equipe e professionisti.
Se n’è parlato nello Studio Legale A&A di Busto Arsizio, con Francesca Zedda, co-autrice (insieme a Letizia Espanoli) del libro "La Gentilezza delle Relazioni di Cura".
Infermiera con un nutrito bagaglio di esperienze professionali, Zedda ha piacevolmente dialogato con l’avvocato e partner del prestigioso studio bustocco Micaela Barbotti, facendo emergere, di fatto, un nuovo concetto di gentilezza: da non intendersi unicamente in termini formali, ma in ottica sostanziale.
Nel nome di un modello che tuteli i più fragili e favorisca una quotidianità lavorativa in cui impegno, sforzo e serenità procedano fianco a fianco.
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Busto: “Il più efficace strumento di cura? La Gentilezza"
Il libro “La Gentilezza nelle Relazioni di Cura” tratta di uno strumento empatico al servizio dei fragili
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
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