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Cani da assistenza e limiti politici: “Fermi al 1974”

Il Mio Labrador si occupa da anni dell’addestramento di animali destinati all’affiancamento di soggetti disabili e non solo. Nell’incontro all’Ippodromo di Varese, sede di Dog’s Avenue, l’appello alle istituzioni: “Legge vecchia e valida solo per i non vedenti: va estesa”

La pet therapy ha ormai da tempo piantato radici sociali e terapeutiche in diversi ambiti dell’assistenza, a favore di soggetti colpiti da disabilità e a supporto di terapie di varia natura. Su scala nazionale opera da anni Il Mio Labrador, che grazie alla competenza dei suoi operatori e alle sinergie raggiunte con diverse sigle, nell’ambito della cabina regia OPES, prepara e inserisce in famiglia cani perfettamente addestrati e pronti a prestare un’assistenza empatica almeno quanto pratica e terapeutica.

Da qui l’incontro di oggi all’Ippodromo di Varese, sede della Dog’s Avenue e quartier generale di una realtà compresa più dalla gente comune che dalla politica.

Alleata della missione, spiegano Andrea Zenobi (referente nazionale Opes) e Nicoletta Teso, la Doctor Dog Pet Therapy, che sottolinea le mille declinazioni di un paradigma ormai consolidato.

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