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Donne, dal sopruso al ritorno alla vita (e al lavoro)

Un progetto di Fondazione Felicita Morandi sostiene le donne che hanno subito maltrattamenti a riconquistare casa e lavoro. Fondamentale il contributo Cariplo. Giovanna Scienza: “Non basta liberare le vittime, occorre reinserirle”

E’ una lunga strada quella che riporta a casa.

 

Rubiamo il ritornello di uno dei tanti capolavori firmati Bruce Springsteen come efficace metafora delle donne che hanno subito violenza o maltrattamenti e che cercano di tornare alla normalità.

Da qui riparte Fondazione Felicita Morandi, attiva dal 2005 con la sua struttura protetta, articolata su più piani dal 2014 e di recente planata coi propri servizi nella Casa della Nutrice di Varese (per rivedere lo speciale, clicca qui). L’obiettivo – spiega la presidente Giovanna Scienza – è aiutare le vittime a riconquistare casa e lavoro.

Punto di partenza il contributo da 80 mila euro di Fondazione Cariplo, dote che la fondazione dovrà raddoppiare nell’arco di un biennio cercando di dare risposte a una trentina di donne.

 

Il progetto, denominato DEA (Donne Empowerment Accoglienza), è ambizioso e, potenzialmente, apripista, vista l’intenzione di farne un modello per altri territori.

 

Preziosa la sinergia con Openjobmetis, agenzia per il lavoro pronta a sostenere e veicolare opportunità, interlocuzioni e assunzioni.

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