Gazzada: Flavio mette in scena il proprio grave infortunio

Toccante performance teatrale di Flavio Frigé, vittima di un grave infortunio sul lavoro avvenuto nel 1980

Pelle d’oca, lacrime agli occhi, platea ammutolita.
E’ l’effetto della performance di Flavio Frigé, che ha trasformato l’infortunio sul lavoro subito 45 anni fa in una toccante, coinvolgente, struggente performance teatrale.
Nell’opera “Ocjo alla Sciurezza”, condivisa con l’esperto formatore Bruzio Bisignano, Flavio ripercorre la frazione di secondo che gli ha cambiato la vita.
Era il 1980 e lui ha solo 17 anni. Da giovanissimo operaio friulano, viene incaricato di sollevare una lastra di metallo in cima a una tettoia. Ma sopra la sua testa corrono i cavi della corrente.
E’ un attimo. Flavio viene letteralmente attraversato da 20 mila volt, che carbonizzano gran parte del corpo lasciandolo sul ciglio della morte.
Nei 3 mesi di ospedale, dopo una serie di interventi che gli salvano la vita, gli vengono amputate entrambe le gambe e il braccio sinistro.
La sua esistenza cambia completamente: rielabora i progetti, rovescia i sogni e trova uno scopo che oggi la platea riunita dagli Enti Bilaterali ha potuto apprezzare e applaudire.
Perché la sua è davvero "Cultura della Sicurezza". Sofferta quanto autentica.
Nel servizio, un estratto del suo intervento.

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