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In-Contro, quando l’espiazione diventa consapevolezza

Un progetto educativo e sociale si concentra sugli autori dei reati, avviandoli a un percorso di recupero secondo la logica della Giustizia Riparatoria. In campo, Comune, case circondariali, associazioni e uffici del settore

Delitto e Castigo. Secondo Dostoevskij una terza via non era concepibile.

Secondo il progetto IN-CONTRO, presentato a Varese ma di respiro regionale, visto il coinvolgimento delle carceri Beccaria e di Busto Arsizio oltre a quella dei Miogni, un’alternativa esiste eccome e si riassume nel concetto di Giustizia Riparatoria.

L’avvio della sperimentazione non presta attenzione solo alle vittime, ma anche agli autori dei reati, in una logica di recupero educativo, sociale e culturale.

In prima linea, coi Servizi Sociali del Comune di Varese, le case circondariali di Varese, Busto Arsizio e il carcere minorile di Milano, oltre alle associazioni più attive del settore e gli Uffici preposti alle pene alternative.

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