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Categoria: Sociale

Il virus chiude le aziende, i negozi. Ci costringe a ricostruirci un lavoro, chiude le scuole e costringe a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamme e papà con i propri bimbi. Ci costringe a rifare “famiglia”.

Con una media di 150 pranzi preparati e consegnati a casa dei varesini tutti i giorni, la Pro Loco del capoluogo sta tenendo testa all’emergenza del coronavirus

Se vogliamo avere la meglio sul nemico invisibile che stiamo combattendo in questo momento dovremo impegnarci di più sulla reciprocità, sul senso di appartenenza, essere più “comunità”, sentirsi parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura, condividere le responsabilità ed essere consapevoli che dalle nostre azioni dipendono le sorti non solo le nostre, ma di tutti quelli che ci circondano.

In questo momenti di emergenza, gli educatori propongono un servizio sperimentale di tele-riabilitazione, che offre al bambino e a i suoi genitori la possibilità di proseguire con le attività di riabilitazione cognitiva e comportamentale avviate in sede  

L’assessore ai Servizi Sociali del Capoluogo spiega a Rete55 i criteri e la “gerarchia” dei contributi economici. Previsti voucher da 25-50€ per volta. Commercio: pari dignità tra supermercati e piccoli negozi”

“La chiusura delle attività e la paura per il futuro stanno rendendo difficile la quotidianità dei nostri ragazzi”, dicono dalla Cooperativa Abad, che da anni offre percorsi di formazione e trova un’occupazione a ragazzi con lievi deficit mentali

Quattro club raccolgono a tempo di record 20 mila euro e donano i dispositivi all’Ospedale di Varese. Nel primo pomeriggio di oggi, la consegna. Da un’azienda del territorio

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