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Polha Varese e i sogni spezzati dal Covid

Daniela Colonna Preti teme le ricadute dello stop a giovani e meno giovani allo sport paralimpico: “Ai campioni basta ritrovare uno spazio, ma la nostra missione è, prima di tutto, educativa, culturale e sociale”

Il prezzo sociale sarà salato ed è ancora tutto da definire. Ma una cosa è certa: “La chiusura delle attività sportive in generale e paralimpiche in particolare costerà in termini emotivi e psicologici”.

Daniela Colonna Preti è triste e preoccupata. Per lei, presidente e fondatrice di Polha Varese, punto di riferimento delle attività sportive per bambini, ragazzi e adulti disabili, sa che questo lungo periodo di stop avrà diversi strascichi, molti dei quali sono facili da immaginare e tristi da calcolare.

Parliamo di decine e decine di persone, di età e condizione diversa, che nello sport possono trovare slancio, soddisfazione, gratificazione, amicizia.

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