Varese: Aler nei quartieri. Presenza, ascolto, intervento

Nel quartiere varesino di Sangallo l’assessore Franco e il presidente ALER Cavallin presentano l’unità mobile

Incontri faccia a faccia, per chiedere, informarsi, stringersi la mano, guardarsi negli occhi, ma anche per intervenire in tempi rapidi e risolvere con solerzia eventuali problemi.
Questa l’essenza dell’unità mobile di ALER, azienda regionale di edilizia residenziale, che nella sola città di Varese gestisce 1744 alloggi, sparsi in numerosi quartieri.
Diversi i vantaggi del furgone-ufficio: da un lato, raccogliere direttamente – senza filtri né display - dubbi e bisogni degli inquilini. Dall’altro, monitorare di persona la condizione dei rioni in cui Regione investe milioni di euro per rendere più moderne ed efficienti le abitazioni.
Prima tappa, il quartiere varesino di Sangallo.
"Nelle settimane di avvio - spiega l'assessore alla Casa di Regione Lombardia Paolo Franco - i numeri hanno confermato l'efficacia dell'iniziativa: 149 utenti registrati e 112 convocati a cui si aggiungono 38 accessi spontanei; un segnale della fiducia crescente verso uno sportello capace di unire ascolto, gestione amministrativa e supporto sociale.
Significativi i riscontri anche sul fronte manutentivo: il camper ha raccolto 75 segnalazioni, di cui 51 relative agli alloggi; una funzione essenziale questa per la programmazione degli interventi e per un monitoraggio delle condizioni abitative".
Nel servizio di Rete55, le immagini girate a Sangallo (dove sono stati investiti 12 milioni) e le interviste all'esponente di giunta e al presidente di ALER Varese-Busto Arsizio-Como-Monza Brianza, Stefano Cavallin. Sul posto, anche il presidente della Commissione Welfare Emanuele Monti.

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