Una location decisamente inedita per la Cena Solidale di quest'anno a Varese: la chiesa della Brunella. Scelta non causale, vista la prossimità della mensa che ogni giorno fornisce cibo ai più poveri.
Ad aggiungere 350 pasti a tavola, con l'obiettivo di raccogliere fondi a favore delle associazioni in prima linea per gli ultimi, la determinazione del prevosto, Don Gabriele Gioia, solido alleato della macchina di Varese Solidale, che sul fronte organizzativo ha visto il passaggio di testimone da Don Marco Casale (oggi parroco di Gavirate) a Don Matteo Rivolta.
A coordinare la serata, Max Laudadio.
Tra le autorità intervenute, il Prefetto Salvatore Pasquariello, il sindaco Davide Galimberti, l'onorevole Maria Chiara Gadda, gli assessori varesini Perusin, San Martino e Molinari.
Numerose le associazioni e le autorità che hanno risposto presente.
Imprescindibile, come sempre, il ruolo degli Alpini e dei Monelli della Motta (in cucina) e i ragazzi del De Filippi per il servizio in "sala".






