Varese: Dal 2005 Felicita Morandi difende donne e bambini

Tempo di bilanci (sociali) per la Fondazione Felicita Morandi, che in Provincia lancia le prossime iniziative

Parola d’ordine, rete.
Nella consapevolezza che uniti si fa di più e meglio e nella certezza che, a fronte di una piaga purulenta come quella della violenza di genere, le singole istituzioni non possono fornire risposte complete. E che queste non possono limitarsi alla difesa e al soccorso della vittima, ma devono spingersi oltre: verso la ripartenza, della donna e, spesso, dei suoi figli.
Realtà ben note a Fondazione Felicita Morandi, che da 20 anni garantisce case rifugio, presa in carico, cultura della prevenzione e che da tempo ha lanciato il progetto DEA.
Ma l’impegno della fondazione prosegue verso delle priorità non rimandabili, come ricordato a Villa Recalcati, dove Giovanna Scienza e la sua squadra, empatica e infaticabile, hanno presentato il Bilancio Sociale.
Tra le iniziative all’orizzonte, la presentazione del libro “Dal sexting al revenge porn”, di Giorgia Butera, il 17 maggio a Villa Recalcati.
Poi, dal 3 al 10 giugno, a Marchirolo, è prevista la mostra “Com’eri vestita?”, sintesi degli stereotipi e dei preconcetti che, spesso, colpiscono le vittime di violenza una seconda volta.
Al tavolo con Scienza, Marco Magrini, presidente di quella Provincia di Varese da cui nacque la Fondazione Morandi, ma anche ASST, ATS, Comune capoluogo, Fondazione della Sostenibilità Sociale e Fondazione Comunitaria del Varesotto.
Nel servizio, le immagini e le dichiarazioni della presidente Scienza.

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