Una città a colori dove i giovani trovano la propria bellezza. È la vittoria del Progetto Switch che ha raccolto i ragazzi del quartiere e ha cambiato il volto di via Como. Uno scopo per loro, una grande occasione, a colpi d’arte e di pennello.
Quasi mille i giovani intercettati con questionari e momenti conoscitivi, mentre sono circa 60 quelli al momento coinvolti in modo operativo con laboratori, corsi creativi, momenti di formazione, interventi di riqualificazione urbana, con 4 neoassunti con contratti di lavoro. Il progetto è rivolto ai “Neet” (Not in Education, Employment or Training), vale a dire quei giovani che non lavorano e non studiano, ed è promosso dal Comune di Varese in qualità di ente capofila attraverso il servizio Informagiovani, grazie al finanziamento ottenuto dall'amministrazione dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e ANCI, e vede il coinvolgimento delle associazioni M.Art.E, Wg Art e cooperativa Lotta contro l’Emarginazione.
“Un ulteriore tassello di colore, bellezza e di forte impatto visivo per il progetto Switch – sottolinea l'assessora ai Servizi educativi Rossella Dimaggio - Si tratta di una serie di azioni coordinate da Informagiovani e rivolte ai giovani che per diverse ragioni faticano a inserirsi in percorsi scolastici e lavorativi, per offrire loro nuove opportunità di espressione artistica, formazione e inserimento lavorativo volti a riattivare intraprendenza e interessi. Il progetto ha un duplice risvolto: quello di coinvolgere i giovani in attività concrete che possono essere fonte di ispirazione per il proprio futuro, e quello di riappropriarsi degli spazi urbani rendendoli più vivi, attraenti, carichi di significato. La prima parte del loro lavoro è già visibile, ora prende il via un'altra fase di lavoro creativo su muri e saracinesche in via Como, per ridare bellezza a questi spazi, a cui faranno seguito anche opere creative nelle sale dell'Informagiovani e una serie di altre azioni. Questo infatti è parte di un percorso più ampio che ha coinvolto ragazzi e ragazze in una serie di laboratori, momenti di confronto, condivisione, corsi formativi”.