C’è un momento che resterà impresso per sempre nella memoria di Gaia, giovane pellegrina della comunità pastorale San Maurizio di Cassano Magnago: la sua voce, tremante ma ferma, che davanti a un milione di giovani a Tor Vergata chiede al Papa, “Dove troviamo il coraggio di scegliere? Come possiamo essere coraggiosi e vivere l’avventura della libertà viva, compiendo scelte radicali e cariche di significato?”.
La risposta del Papa Leone XIV, “Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo”. Parole che hanno illuminato la veglia e la Messa del 3 agosto, come una fiamma che accende speranza.
Per i ventisei giovani cassanesi, partiti insieme al Decanato di Gallarate, il Giubileo dei Giovani è stato molto più di un viaggio: è stato un cammino fatto di preghiera e canti, di sudore e fatica sotto il sole romano, di abbracci sinceri, silenzi che parlano, momenti di riconciliazione e di arte.
Un’occasione di crescita che si è rivelata, sottolineano, “non per una vita dove tutto è scontato e fermo – raccontano – ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono e nell’amore”.
Il ritorno a casa non è stato una fine, ma un nuovo inizio: con negli occhi la folla di Tor Vergata e nel cuore la chiamata a “non accontentarsi di meno”.






