Carlos Stewart è un nuovo giocatore del Varese. Il playmaker ha firmato un contratto che lo legherà ai biancorossi sino al termine di questa stagione. Alto solo 1.85, Stewart riesce a sopperire all’altezza grazie al proprio atletismo e ad un’impressionante apertura alare di circa due metri. Il classe 2003 è alla prima stagione da professionista, avendo iniziato l’anno con la maglia dei Towers ad Amburgo, prima di venire tagliato con la squadra in piena crisi. In nove partite tra campionato ed Eurocup, la comboguard statunitense ha messo insieme una media di 11,2 punti con una percentuale del 25% circa dal tiro da tre, più bassa rispetto alla media universitaria del 35,8%, con il picco del 40,3% nel suo secondo anno a Santa Clara.
Il vero dubbio, più che sulle qualità del giocatore, riguarda però la sua utilità per Varese. Se si riteneva indispensabile un’aggiunta tra gli esterni accanto a Iroegbu, Moore e Librizzi, il mercato offriva solo profili reduci da tagli o periodi di inattività. In quest’ottica, puntare su un giovane con fame e voglia di riscatto può avere senso. Ma resta la domanda: serviva davvero un altro playmaker?
Il problema più visibile, infatti, è sotto canestro. Renfro fatica ancora a trovare continuità dopo i guai fisici di inizio anno, mentre Nkamhoua è stato costretto a giocare da pivot come in Nazionale a causa dell’impatto insufficiente di Ladurner con la Serie A. Tutto questo ha accentuato le note difficoltà a rimbalzo, suggerendo che – forse – sarebbe servito più un lungo fisico che un’alternativa a Iroegbu.
Vedremo quindi chi avrà avuto ragione. Per ora, non sono previste altre mosse di mercato con Stewart che arriverà nella Città Giardino la prossima settimana.






