È un Varese in crescita quello visto il primo agosto nell’amichevole di Salò: il risultato deve passare ancora una volta in secondo piano (e il 2-0 finale non preoccupa), a maggior ragione considerando la caratura della Feralpi (che punta al ritorno in Serie B) e una condizione non ancora ottimale.
Sotto dopo pochi secondi, il Varese si è subito ricompattato provando a fare gioco e riuscendoci per lunghi tratti del match. Spicca la personalità della difesa, molto meno imballata rispetto alla prima amichevole contro l’Atalanta U23, e le geometrie del centrocampo iniziano a farsi sempre più precise: meccanismi ancora da oliare, ma la propositività della squadra è un elemento ben sottolineato dal mister Floris.
Davanti si è vista la new entry Gubellini che, come i compagni di reparto, non pecca di sicuro in generosità, qualità indispensabile per farsi amare all’Ossola. Certo è che l’attacco dovrà trovare fin da subito maggior cinismo davanti alla porta, ma la strada è quella giusta e, come ribadito dal ds Antonio Montanaro, si inizia a vedere l’impronta di Floris su questo Varese.
