La Pro Patria riparte da tre. Questo è il sunto della conferenza stampa tenutasi allo stadio Speroni con protagonisti i tre volti dei biancoblu del futuro: la presidente Patrizia Testa, il direttore confermato Sandro Turotti e l'avvocato Rosanna Zema, rappresentante di Finnat Fiduciaria, il partner che ad oggi ha acquistato il 49% delle quote dei Tigrotti.
TESTA - "Ho fatto nove anni da sola e questo ha portato qualche pecca di presenza che poteva servire anche questa stagione. In questi anni, seppur con pochi mezzi, il direttore Turotti ha avuto una doppia carica: chi fa capo a lui, deve sempre seguire le sue scelte, dal responsabile del settore giovanile all’ultimo allenatore. Da quest'anno, tutti sanno che non ci possono essere deroghe a certi comportamenti. Quote? Si parte in queste condizioni (51/49, ndr). Tutto il resto si vedrà. Per ora il campionato si inizia in questi termini, per il resto parliamo di cose fuori dal mio controllo quindi non ne parlo. Quell’1% in più per me non fa alcuna differenza: tutte le decisioni sono condivise e non c’è un singolo al comando."
ZEMA - "Quello che intendiamo fare è consolidare questa realtà. Come ha detto la presidente, si considera tutto in maniera paritaria. Il percorso verrà valutato in condivisione agli scenari che si stanno delineando (se sarà C o D, ndr). Sulla base di questo, si definirà come procederà. In base ai ragionamenti e alle considerazioni programmatiche, organizzeremo un programma tra i 3 e i 5 anni. Da qui si parte, poi si valuta tutto nel tempo: il programma è sul lungo periodo grazie anche all’esperienza e alla competenza della presidente. Negli ambiti professionistici, le regole da seguire per definirsi corretti non sono solo in campo, ma anche fuori e quindi vanno solo fatti i complimenti alla società per essere stata corretta dentro e fuori dal campo. L'attesa per gli annunci? È tutto un evento in itinere, non è qualcosa che cambia il nostro progetto".
TUROTTI – “Errori? Non ne voglio parlare, ma dobbiamo metterci tutto in gioco: ci siamo tolti tantissime soddisfazioni facendo certe cose nel corso degli anni, però ora possiamo e dobbiamo fare tanto altro. Per creare una società ambiziosa, bisogna mettere le fondamenta, poi crescendo si possono sempre rafforzare queste fondamenta. In zona, nessuno ha mantenuto una squadra di professionisti per così tanti anni: la presidente ha fatto tantissimo”.






