Calcio: La Serie C si conquista in campo. O in segreteria

Oltre al campo, un altro modo per conquistare il professionismo è il ripescaggio a fine stagione

Gli ultimi minuti della stagione e l’inizio della post-season tra Serie C e Serie D portano a fare i bilanci della stagione, ma anche a mettere sul piatto come programmare l’anno che verrà. E la programmazione parte dal capire in che categoria si giocherà e oltre a promozioni e retrocessioni, c’è anche la strada dei ripescaggi. Ci pensa la Pro Patria in Serie C, anche se ovviamente i Tigrotti puntano tutto sui playout, ma anche chi il professionismo lo brama, come Varese e Varesina, sempre se saranno playoff per le due.
Senza usare giri di parole, la strada del ripescaggio “in segreteria” è sempre più complicata. Infatti, in caso di posti vacanti, la priorità sarà data ad una squadra B, che quest’anno sarà quasi certamente l’Inter, poi ad una squadra di Serie D e infine ad una di C, con ordine ripetuto in caso di posti vacanti superiori a tre. Con Taranto e Turris già escluse, la Lucchese che viaggia inesorabilmente verso lo stesso finale amaro, senza contare gli ultimi problemi di Messina, Foggia, Casertana e Triestina, le speranze ci sono, nonostante il raddoppio della fidejussione richiesta per l'iscrizione, passata dagli attuali 350mila euro a ben 700mila euro.
Un bene per le nostre varesine. Per il nostro calcio che vive su un sistema evidentemente insostenibile un po’ meno.

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