Non solo mete, reti e schiacciate: c’è molto di più nella storia dei Rosafanti, società sportiva nata 14 anni fa e oggi protagonista di una mostra fotografica. L’esposizione, dal titolo “Il Rugby dei Rosafanti”, sarà visitabile domenica 1° giugno dalle 9.00 presso gli impianti sportivi comunali di via Bonacalza a Oggiona con S. Stefano, in occasione della Festa dello Sport 2025, grazie al lavoro del FotoClub Le Cascine.
La mostra racconta in immagini il percorso di una realtà cresciuta nel tempo, capace di coniugare sport e solidarietà. Nata come squadra di rugby, oggi i Rosafanti abbracciano anche calcio e volley, mantenendo al centro del proprio progetto il valore sociale dello sport: aggregazione, rispetto, solidarietà.
Dal 2019 la società ha ampliato le proprie attività con due squadre di calcio a 7 CSI e, nel 2023, con la Rosafanti Volley, iscritta al campionato PGS. Tutte le discipline, però, condividono lo stesso spirito: promuovere il famoso “terzo tempo”, non come semplice rituale rugbistico, ma come momento conviviale di incontro tra avversari, tifosi e famiglie. Panini, birra, chiacchiere e sorrisi: un tempo in cui conta solo stare insieme.
Questo spirito ha trovato forma concreta anche nel progetto “Tiro Libero”, iniziativa promossa dal CSI Varese e dalla Casa Circondariale di Busto Arsizio. La squadra Rosafanti Junior, attualmente in Serie B del campionato CSI, ha disputato un’amichevole contro i detenuti del carcere, offrendo ai propri giovani atleti l’occasione di un confronto umano e sportivo fuori dal comune.
Ill presidente della società, Fabio Cassani, ha commentato:
“Esperienza notevole, entrare in un mondo completamente diverso e conosciuto solo nei film: di persona cambia tutto. La curiosità e un po’ di disagio ci sono, ma rapportarsi con i ragazzi diventa facile e naturale. Non importa perché sono lì, importa che per un’ora abbiamo portato un po’ di normalità a loro e ai nostri un momento su cui riflettere.”
A sottolineare l’importanza di questa esperienza anche l’assessore alla Cultura di Cassano Magnago, Alessandro Passuello, che ha voluto fortemente promuovere questo progetto:
“I Rosafanti rappresentano una delle espressioni più autentiche del valore sociale dello sport. Non si limitano al campo da gioco, ma portano solidarietà, inclusione e senso di comunità. Lo hanno dimostrato dieci anni fa con il terremoto di Norcia, quando in periodo Covid si sono prodigati per le mascherine che erano difficili da reperire e continuano a farlo oggi, costruendo legami anche dove sembrerebbe più difficile, come nel carcere. Per noi questo è un grandissimo valore”.






