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Chi è senza Legnano non scagli la prima pietra

Il Legnano è in finale play off nonostante la sassaiola che ha rotto i vetri dello sfidante Obermais. Una decisione che fa discutere

Non è bastato un campionato che si fa chiamare d’eccellenza, ma che di luci ne ha viste poche e di ombre molte di più. Porte segate, spogliatoi imbrattati, squadre allo sbando societario e federazione a dir poco assente. Anche i play off si sono macchiati dell’ennesimo atto che ha rovinato quella che sarebbe stata una splendida giornata di calcio. Il Legnano, quello in campo e non solo, questa giornata se la meritava tutta. Un percorso da incorniciare quello dei lilla arrivati fin qui, in semifinale, con la forza delle proprie gambe sempre pronti a respingere non solo avversari, ma anche contestazioni ad ogni primo cenno di rallentamento. I vetri del pullman dell’Obermais, squadra tirolese, sono andati in frantumi domenica pomeriggio. Inspiegabile quale collegamento territoriale potesse mai esserci, forse degli adesivi poco amichevoli appiccicati in città, ma insomma: aggiungere anche una sassaiola al vergognoso elenco della stagione non aveva nessun senso, sempre che uno ci sia davanti alla violenza. L’Obermais ha scelto di non giocare, il Legnano ha vinto a tavolino. Per l’arbitro si poteva giocare, per le autorità si poteva giocare. Però diciamocelo tutti, chissenefrega. Non si può più far finta che queste sono cose che succedono, che fanno parte del calcio, che l’adrenalina, la rivalità, lo sfottò, gli insulti, gli striscioni, eccetra, eccetra… No. Queste sono tutte scuse, sono tutti alibi che non reggono e non devono più spiegare giornate di questo tipo. È tempo di mettere fine a questi assurdi gesti, una volta per tutte. Dobbiamo essere uniti: società, tifosi, giornalisti, federazioni. Non solo parole però, fatti, fatti concreti. Serve a noi, a tutti, per il calcio, quello vero.

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