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Izagirre a braccia alzate nel Trittico da leggenda

Il corridore basco stacca tutti all’ultimo giro di una corsa dura, sotto il diluvio, e si gode una passerella solitaria davanti a Palazzo Estense, tra gli applausi del pubblico varesino

Il basco Gorka Izagirre, dopo 4 ore, 41 minuti e tre secondi, trascorsi in buona parte sotto il diluvio, può permettersi il lusso di trasformare la dirittura d’arrivo del Grande Trittico Lombardo in una passerella in cui sfilare a braccia alzate, fra gli applausi del pubblico varesino.
Applausi strameritati non solo perché arrivati alla fine dei duecento chilometri tirati, da Legnano a Varese, in una giornata tremenda per le condizioni meteorologiche, in cui solo 52 corridori hanno raggiunto il traguardo, ma per la coraggiosa fuga che, all’ultimo giro, gli ha permesso di staccare lo “squalo” Vincenzo Nibali, quinto, a 27 secondi, subito dietro a Aramburu, Van Avermaet, e Kwiatkowski.
Una gara con 94 ritirati non può che essere durissima, come ha riconosciuto Izagirre, che pensa già al Tour de France, al via il 29 agosto da Nizza.
Il Grande Trittico Lombardo, che nell’anno del Covid ha unito in una corsa sola Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi e Tre Valli Varesine, ha gratificato gli organizzatori e ha assunto i toni del ciclismo più leggendario, come hanno mostrato le immagini raccolte durante il percorso da Orlando Borini, che ringraziamo per averle condiviso con noi.

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