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La strada del Jockey, le passioni dell’ex gentleman driver

Filippo Brusa dedica la puntata 121 di Mondo Galoppo a due protagonisti della domenica alle Capannelle: Antonio Orani, 22enne fantino a segno per la prima volta in una corsa di Gruppo (il Jockey Club), e Luigi Colasanti, proprietario di Don Chicco, vincitore del Gran Criterium, il cui cuore è in bilico fra trotto e galoppo

Domenica 24 ottobre, Antonio Orani ha vinto il suo primo “Gran Premio”, aggiudicandosi con Road to Arc, figlio di Planteur e First Choice, allievo di Jerome Reynier e portacolori di Ferdinando Fratini, il Jockey Club (Gruppo 2), dirottato quest’anno alle Capannelle per i danni causati al manto erboso di San Siro dall’infestazione di larve del parassita «Popillia Japonica Newman».
Filippo Brusa dedica l’apertura della puntata numero 121 di Mondo Galoppo al ventiduenne coetaneo di Sara Del Fabbro e Marco Ghiani, ragazzi che, come lui, non potendo contare su scuole per allievi aperte in Italia, sono stati costretti a emigrare all’estero, inseguendo il sogno di diventare fantini. Se i colleghi hanno incontrato la loro via in Inghilterra, Antonio, messo in sella dallo zio Tore Deriu, anche lui fantino, ha dovuto lasciare Usini, paese in provincia di Sassari, a quattordici anni, trovando in Francia la sua strada. Sbarcato a Marsiglia, ha avuto come maestro Michel Planard, allenatore con un passato da jockey in Italia, e, dopo essersi fatto le ossa, si è affermato sempre di più.
La vittoria di domenica nel Jockey Club testimonia l’autorevolezza di Orani che, con coraggio e carattere, ha preso l’iniziativa a duecento metri dal palo, attaccando, insieme a Road to Arc, il favorito Alter Adler, lasciato dietro con il suo partner Lanfranco Dettori, simbolo del galoppo internazionale.
Nella riunione delle Capannelle, il giovane fantino ha conquistato anche il secondo posto nel Premio Dormello (Gruppo 2) con Jacinda, staccata da Atamisque di Alduino Botti con Mario Sanna in sella, ottenendo un’altra piazza d’onore insieme alla figlia di Aclaim e Beraymi, com’era successo il 31 luglio alle Bettole, nel Criterium Varesino (Listed Race), vinto da Some Respect. Il promettente puledro della scuderia Cocktail è stato sconfitto proprio domenica a Roma nel Gran Criterium (Gruppo 2) da Don Chicco, allievo di Agostino Affè e appartenete a Luigi Colasanti. Il mercante d’arte antica romano è protagonista della seconda parte della trasmissione non solo per parlare del grigio figlio di El Kabeir e Otrooha ma anche della sua passione per il trotto: come gentleman driver ha vinto 91 corse, compresa una Tris, ed è proprietario di Amon You Sm, trottatore che sa farsi rispettare e, lo scorso 29 giugno, a Roma, si è imposto nel Gaetano Turilli (Gruppo 1), precedendo il forte Zacon Gio.

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