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San Siro, patrimonio di cultura da preservare e tramandare

Filippo Brusa dedica la cinquantanovesima puntata di Mondo Galoppo al centro di allenamento di Milano che rischia la chiusura e per cui si battono Davide Livermore, Paolo Romanelli, Moreno Meiohas e Micol Borgato

Davide Livermore e Paolo Romanelli non sono accomunati soltanto dal successo che hanno saputo costruirsi nei rispettivi ambiti professionali – uno è regista di fama, l’altro dermatologo affermato – perché entrambi sono gli eredi di illustri dinastie del galoppo italiano: Romanelli è nipote di Luigi Regoli, fratello di Federico e Antonio, tutti e tre allenatori, i primi due anche fantini; ma pure il bisnonno – Palmiro – e il nonno – Roberto – di Livermore facevano i jockey ed erano originari di Newmarket.
La cinquantanovesima puntata di Mondo Galoppo, intitolata «San Siro patrimonio di cultura», ospita proprio gli autorevoli interventi di Livermore e Romanelli a sostegno del centro di allenamenti di Milano, che rischia la chiusura perché il nuovo contratto per l’affitto dei box e l’uso delle piste proposto dalla società di gestione dell’ippodromo milanese non soddisfa allenatori e proprietari.
Filippo Brusa ne parla, oltre che con Livermore e Romanelli, in collegamento da Genova e da Miami, con gli ospiti presenti in studio: Moreno Meiohas, presidente del Comitato Ippici San Siro, e l’allenatrice Micol Borgato.
L’opinionista tecnico del programma Gian Marco Zanzi fa notare, infine, che, qualche mese fa, per promuovere l’ippica, una società francese ha deciso di girare un filmato pubblicitario proprio nell’ippodromo milanese: San Siro non ha nulla da invidiare ad altri impianti internazionali e, anzi, rappresenta un’eccellenza italiana, un patrimonio culturale, da custodire, preservare e tramandare.

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