Dopo l’intervista all’infermiere che ha deciso di lavorare in Svizzera e l’arrivo dei “rinforzi” dal Sudamerica, chiediamo al Presidente della categoria, Aurelio Filippini, di tracciare un bilancio del momento: tra compensi inadeguati, organici risicati e formazione a singhiozzo.
E che fine hanno fatto gli applausi dell’era covid? Sono stati rimpiazzati dal silenzio e dal “politichese”?
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Infermieri italiani, dagli applausi all’oblio
Il Presidente degli Infermieri, Aurelio Filippini, chiede rinforzi, stipendi rimpolpati e più formazione: “La nostra? Una professione trattata come un lavoro”
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
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