La popolazione maschile, a differenza delle donne, non ha l’abitudine di sottoporsi a visite specialistiche periodiche. Secondo le stime solo il 10% – 20% degli uomini si sottopone ad una visita urologica di prevenzione e 9 maschi su 10 effettuano un controllo solo in caso di gravi patologie. In particolare è a partire dai 40 anni che l’uomo dovrebbe iniziare a pensare alla prevenzione urologica e quindi a controlli periodici, proprio come quelli che le donne fanno con il ginecologo.
ULTIMA ORA
- Visibilia, procura Milano chiede rinvio a giudizio per Santanchè per truffa Covid
- Turchia: “Stop commercio con Israele”. Ira Tel Aviv: “Erdogan dittatore”
- Influenza, Bassetti: “La peggior stagione da 20 anni”
- A Roma European Innovation for Sustainability Summit, opportunità e innovazioni per la sostenibilità
- Da Anief ‘Non un euro di meno’ ,campagna screening per tutelare lavoratori della scuola
- Un bambino su 5 vittima di violenza sessuale, i dati choc di Telefono Azzurro
- Non solo nei campus Usa, protesta pro-Palestina dilaga nelle università del mondo
- Imprese, industria nautica da diporto: “Avanguardia per ecosostenibilità”
- Barilla, 30 anni di azienda per stabilimento di Novara, il biscottificio dei Ringo e dei Pavesini
- Trump: “Addormentato al processo? No, tengo occhi chiusi per ascoltare meglio”
L’ importanza della prevenzione urologica| Vivere Bene#85
Siamo abituati a considerare l’Urologo come uno specialista che si occupa di patologie riguardanti esclusivamente l’ambito maschile ma questo concetto è vero solo in parte.
Questo concetto è vero solo in parte: il Ginecologo si occupa delle problematiche femminili riguardanti l’ambito genitale, mentre tutte le patologie dell’apparato urinario femminile sono di pertinenza dell’Urologia
- Pubblicato il
Redazione
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009