Si arricchisce di dettagli, numeri e dati l’indagine interna di Aspem Reti, avviata dagli attuali vertici per fare luce sui motivi che hanno spinto la gestione precedente a investire parecchi denari nella piscina della Schiranna, privilegiando un’impresa, la Essegì di Sciretta, con decine di pagamenti sempre inferiori ai 40 mila euro e per un totale di circa 360 mila euro in meno di due anni. Sullo sfondo, il Mullah Nino Caianiello, assunto per un mese da quella stessa ditta nell’Autunno 2015.
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Aspem Reti, il nodo del Mullah
Prosegue l’indagine interna della partecipata
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Redazione Rete55
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