(Adnkronos) - Gli Stati Uniti starebbero lavorando alla creazione di una forza di pace multinazionale per stabilizzare Gaza dopo la fine della guerra con Israele. L'indiscrezione è del Wall Street Journal, che cita funzionari americani, secondo cui "ci vorrà gran parte del prossimo anno per averla". ''I funzionari dell'amministrazione Trump stanno cercando di reclutare circa 10mila soldati sotto il comando di un generale statunitense'' si legge sul quotidiano. Il Dipartimento di Stato americano ha chiesto formalmente a più di 70 Paesi di fornire contributi militari o finanziari alle forze di sicurezza per la Striscia di Gaza'' scrive il Wall Street Journal citando tra questi, oltre agli ''stretti alleati come Italia e Francia'', anche ''a paesi più piccoli come Malta ed El Salvador''. Al momento ''nessun paese straniero ha ancora inviato truppe'', affermando che vengono nutrite ''riserve sul fatto che la missione potrebbe includere il disarmo dei militanti di Hamas che rimangono attivi in alcune parti dell'enclave'' palestinese. La prossima settimana più di 25 Paesi, scrive il Wall Street Journal citando funzionari americani, si incontreranno in Qatar per un incontro, organizzato dagli Stati Uniti, durante il quale si pianificheranno la composizione della forza di stabilizzazione per Gaza e la portata della missione. I paesi del Medio Oriente, tra cui l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, sono già in trattative con gli Stati Uniti per finanziare l'impegno a Gaza, scrive il Wall Street Journal, sottolineando che "sarà necessario un impegno costante per richieste specifiche". Un funzionario statunitense, citato dal giornale, ha quindi affermato che 19 Paesi hanno già manifestato l'interesse a contribuire con truppe o ad aiutare in altri modi, ad esempio fornendo equipaggiamento, trasporti o supporto logistico. I Paesi in trattativa con gli Stati Uniti hanno dichiarato di volere che le loro forze operino nella "zona verde" orientale della Striscia di Gaza, un'area libera dalla presenza di Hamas. I funzionari americani, scrive il Wall Street Journal, non hanno ancora rinunciato ai tentativi di convincere i Paesi interessati a inviare proprie truppe nelle zone dove sono presenti i miliziani di Hamas. L'esercito israeliano presidia invece la cosiddetta "linea gialla" che taglia in due l'enclave da nord a sud. I membri armati di Hamas rimarrebbero nella "zona rossa" più piccola, sulla costa di Gaza.
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Redazione Rete55
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