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Parte da Busto il roadshow di e.do

Due giorni per gli studenti con un robot all’avanguardia, ma anche un’installazione artistica luminosa: dopo l’emergenza pandemica, a Busto Arsizio la B-Corp Reti torna ad aprirsi alla città tra didattica innovativa e arte. Chiara Milani ha intervistato l’amministratore e presidente, Bruno Paneghini

Si chiama e.do ed è un robot professionale open-source, flessibile ed interattivo, creato per esplorare ed approfondire il mondo della robotica. Nel 2021 viaggerà in una dozzina di regioni italiane con il suo roadshow, un progetto didattico itinerante per l’orientamento professionale dedicato alla divulgazione della cultura del lavoro e delle materie STEM (ossia scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche).

La prima tappa ha avuto luogo a Busto Arsizio e, più precisamente, nel Campus Reti, società benefit specializzata nella consulenza IT e prima società italiana quotata a ottenere la certificazione B-Corp, un movimento globale di aziende che, oltre a perseguire il profitto, innovano continuamente per massimizzare il loro impatto positivo verso i dipendenti, le comunità in cui operano, l’ambiente e tutti gli stakeholder.

Peraltro, in questi giorni, chi passa all’angolo tra le vie Dante Alighieri e Mazzini di sera noterà anche un fascio di luce: si tratta dell’installazione artistica Beat di Andrea Nacciarriti che illumina il cielo di Busto ogni 26 secondi, seguendo il battito cardiaco della terra in occasione della biennale di arte contemporanea BienNoLo, di cui la società bustocca è partner tecnico. Non a caso, l’opera viene proiettata dalla ciminiera, che era il cuore dell’ex cotonificio Venzaghi, riqualificato da Reti, che ha convertito l’insediamento industriale in moderni smart building, sostenibili, rispettosi dell’ambiente, ricchi di tecnologia all’avanguardia e di arte.

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