Dal Museo del Tessile di Busto Arsizio a Lacattedrale di Somma Lombardo, Filosofarti si dedica all’arte, indagando il senso poetico dei nostri legami con gli indumenti e con la stoffa con la professoressa Mancino e celebrando l’arte nell’era digitale con RAVO, venerdì 7 marzo.
Per il secondo anno consecutivo il Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio aderisce al prestigioso programma di FilosofArti grazie anche al patrocinio concesso dall’Assessorato alla Cultura diretto dalla dott.ssa Manuela Maffioli.
Venerdì 7 marzo alle ore 18.00 sarà ospite al museo la professoressa Emanuela Mancino – docente di Filosofia dell’educazione e direttrice del gruppo di ricerca “Trame educative” presso l’Università di Milano-Bicocca – che parlerà di Capi delicati. Per un vestiario sentimentale, indagando il senso poetico dei nostri legami con gli indumenti e con la stoffa.
Capi delicati (ed. PxC, 2024) è una raccolta di scritture sul tema del “vestiario sentimentale”, già apparse all’interno di una pubblicazione più ampia dal titolo Trame sottili. Voci diverse per un vestiario sentimentale, sempre a cura di Emanuela Mancino (ed. Franco Angeli (Milano, 2021), testo nel quale la Mancino sottolineava come “le cose - e ancor più gli abiti e i tessuti - possiedono un di più d'essere, una sorta di cavità in cui rimangono traccia e impronte di chi le usa, le ha usate o le ha create, desiderate o scelte. Inoltre, nel loro spazio, troviamo la nostra capacità di dare parola alla loro e alla nostra presenza." Infatti, “gli abiti possiedono la particolare proprietà di portarci sulla scena del mondo con il nostro corpo, di farci uscire da una condizione di sparizione, sottrazione o di nuda intimità.”
Oltre al titolo della pubblicazione, in perfetta sintonia con la tematica del Festival di filosofia, il libro ha un’altra particolarità: i tessuti presenti nelle pagine del libro e il sacchetto che lo contiene provengono da scarti di lavorazione tessile di diversa origine e rendono ciascun esemplare una copia unica.
Ma se a Busto l’arte va in scena attraverso la memoria, l’artista RAVO - Andrea Ravo Mattoni - si rivolge ad un pubblico giovane, e non, per parlare di come essere artisti nell’era digitale: infatti, il suo intervento, non solo parlato, si terrà venerdì 7 marzo alle ore 21.00 presso Lacattedrale di Via Milano 59 a Somma Lombardo sul tema Dal classicismo alla Intelligenza artificiale.
Ravo, reduce dal successo della sua mostra personale a Varese sostenuta dall’assessorato del dott. E. Laforgia, ha portato la pittura classica dentro le nostre città, abbellendo e riqualificando aree, palazzi con un progetto che va ben oltre il decorativismo urbano. Ospite di Lacattedrale e con il patrocinio del Comune di Somma Lombardo, l’incontro si configura di grande interesse per un ampio pubblico. L’ingresso è libero e gratuito.
Il Festival proseguirà ancora nei giorni 9 marzo– a Villa Calcaterra con uno spettacolo teatrale di Roberta Mangano e Luca Callegari, 12 marzo, con il mitico Paolo Mereghetti a Besnate per parlare di cinema, e 16 marzo, data, questa, che vedrà Giuliano Boccali ospite del MAGA avendo rinviato la precedente data in calendario. Allo scopo si consiglia di consultare sempre il sito www.filosofarti.it .
