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Sacro Monte, una rassegna oltre ogni barriera

Per l’edizione di Luglio, il team di Andrea Chiodi cambia location, spostandosi alla 14a cappella, più spaziosa e in grado di ospitare in sicurezza 500 spettatori. Preziose le sinergie con Camera di Commercio, Comune, Villa Panza e una serie di imprese. Esordio con Massimo Recalcati. A Karakorum il compito di “esportare” il cuore narrativo nei rioni di San Fermo e Avigno

Tra Sacro e Sacro Monte è una rassegna artistica, ma anche un crocevia socioculturale capace di accomunare realtà di diversa origine e natura, mettendo insieme grande e piccolo, centro e periferia, teatro e impresa, pubblico e privato, sacro e profano.

Quest’anno la rassegna di Andrea Chiodi lascia la Terrazza del Mosè e approda alla 14° cappella, più spaziosa, sicura e capiente.

Imprescindibile il supporto del Comune, che metterà dei bus navetta a disposizione del pubblico, della Camera di Commercio, di Villa Panza, che farà anche da sontuosa location, e di una pattuglia di piccole imprese locali che credono nella Cultura quale volano economico e territoriale.

All’associazione gemmata dalla rassegna il compito di raccogliere e organizzare al meglio le risorse. Ai talenti in scena, quello di confermare la magia di un appuntamento che sa volare alto.

Esordio il 7 Luglio col professor Massimo Recalcati nelle vesti di drammaturgo e autore di AMEN. A seguire, una serie incrociata di spettacoli e suggestioni, che ai giovedì di prosa alterneranno proposte diverse e inedite.

E a proposito di Karakorum, al team di Stefano Beghi il compito di decentrare, coinvolgere e conquistare, scendendo nei quartieri ed esplorando le nuove traiettorie del disagio giovanile, complice un’elaborazione artistica dedicata ai tragici fatti delle Bestie di Satana, che insanguinarono il varesotto all’inizio del millennio.

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