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Collaboratori sportivi, lo strano calcolo dei ristori

I bonus concessi alla categoria sono tutti uguali e non tengono conto della mansione e del tipo di contratto di ogni singolo soggetto. “Un’anomalia inspiegabile”, commenta Marcello Boerchi – gestore del centro sportivo Besozzo Sport Active

Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport del secondo Governo Conte, a fine gennaio, aveva annunciato che – a causa della crisi politica – l’erogazione dei ristori destinati ai collaboratori sportivi avrebbe subito forti rallentamenti. Da quel momento, tante cose sono cambiate. In primis, il Governo, oltretutto attualmente sprovvisto di un ministro allo sport. La delega, infatti, è rimasta nelle mani del premier Draghi. 

I collaboratori sportivi  – intanto – attendono l’erogazione dei bonus per il periodo dal primo gennaio al 5 marzo. “Oltre ai ritardi”, dice Marcello Boerchi – gestore del centro sportivo BESOZZO SPORT ACTIVE, “quello che ci lascia perplessi è il metodo con cui i ristori vengono calcolati  e distribuiti. Letteralmente a pioggia, senza valutare il tipo di contratto di ogni collaboratore”.

Per non parlare dei problemi delle società, ormai in ginocchio a causa della prolungata chiusura. “Da un lato i ristori non arrivano o sono troppo pochi, dall’altro le banche non concedono più prestiti”, conclude Boerchi. 

 

 

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