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Green Pass, FIPE: “Chef e baristi non sono buttafuori”

Giordano Ferrarese critica una scelta che addossa alla categoria un compito altrui: “Come chiedere a un cittadino qualsiasi di dirigere il traffico”. Proposta alternativa: “Autocertificazione del cliente e accertamenti in capo alle autorità preposte”

Non siamo buttafuori e nemmeno vigilantes. 

Così Giordano Ferrarese, numero uno della FIPE, la Federazione dei Pubblici Esercizi che fa capo a Confcommercio, si oppone alla obbligatorietà del Green Pass per accedere a bar e ristoranti.

Provate a prendere un cittadino qualunque e chiedergli di dirigere il traffico a Milano. Non gli fornite né paletta, né fischietto, però, in caso di incidente, date la colpa a lui.

Con questa metafora Ferrarese illustra le contraddizioni di una decisione che attribuisce agli esercenti un ruolo che spetta ad altri. E al ministro del Turismo Massimo Garavaglia propone una soluzione alternativa: “Autocertificazione del cliente, da sottoporre a verifiche e controlli delle autorità preposte”.

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