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I “prigionieri” di Piazzale Kennedy

Nell’area di Varese più interessata da lavori e “traslochi”, esercizi commerciali e abitazioni si trovano isolati dal cantiere appena attivato. Il barista: “Spero ci forniscano almeno dei cartelli, per dire che siamo ancora vivi!”

Prima il trasloco del mercato, poi l’avvio dei lavori. Le transenne, i cantieri, i percorsi obbligati, le abitudini sconvolte.

Per carità, le opere devono essere fatte, ma la parola d’ordine per chi abita e lavora in zona, dev’essere preavviso.

Peccato che, stando alle testimonianze raccolta stamani in loco, di comunicazioni ne siano arrivate poche, anzi pochissime.

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