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San Vittore, onore al coraggio della laboriosità

Celebrazione in basilica per Girometta d’Oro e riconoscimenti speciali a maestri del lavoro e mamma dell’anno. Oltre al professor Grossi, la signora Pinuccia e il libraio Canesi

Che Vittore fosse un combattente martirizzato per coerenza, cioè per il rifiuto di abiurare la propria fede, nonostante torture, è cosa nota.

Ma in un’epoca come la nostra, così prepotentemente marchiata dal tormento dell’emergenza, dalla paura del contagio, dall’esigenza di riscoprire il valore della quotidianità e del senso della comunità, la festa patronale di Varese riveste un significato ancor più alto e ancor più intenso, che nella figura del santo ritrova concretezza e ragion d’essere.

Ecco allora sfilare, in basilica, i volti e i nomi premiati quest’anno, alla luce di una riflessione che, come spiega il leader bosino Luca Broggini, non trova espressione solo nel tributo, ma anche nella necessità di capirsi, ritrovarsi, identificarsi coi simboli dell’appartenenza.

E così, nel nome dei tanti varesini persi in questi terribili mesi di lutto, dal mitico Regiù Augusto Caravati al giudice Giovanni Pierantozzi, dal poeta Natale Gorini al fioraio Ave Corvi, il riconoscimento più alto, la Girometta d’Oro, va a Paolo Grossi, il medico, il professore, l’infettivologo, tra i protagonisti di una guerra che alla ragion pratica, cioè l’approccio scientifico e sanitario, sa affiancare la ragion pura, cioè l’empatia, la vicinanza, la comprensione.

Con lui la signora Pinuccia, all’anagrafe Giuseppina Larghi, Mamma dell’Anno, rappresentata in chiesa dal marito e dal figlio. Perché il suo essere mamma coraggio, capace di assistere minuto per minuto la figlia bisognosa di cure e di regalare alla comunità il resto delle sue inesauribili energie, riaffermano la meraviglia di un amore puro, disinteressato e assoluto nei confronti dell’altro.

Spazio poi alla storica missione culturale della libreria antiquaria Canesi e del suo fondatore Roberto, dal 1984 a Varese e da allora pionieristico custode di una passione letteraria fatta di incontri, parole, scambi, arricchimento reciproco.

Infine, i maestri del lavoro di quest’anno: Maria Grazia Rovertoni (medico chirurgo) e Pier Cesare Malgarini (responsabile contabilità della Leonardo spa).

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