Un mazzo di fiori e una pistola dei tempi di guerra.
Sono i due elementi accertati dagli inquirenti che indagano sulla tragedia avvenuta lunedì 16 giugno nell'Ospedale Ondoli di Angera.
I fiori, per la precisione due stelle alpine, sono quelle che Giuseppe Rizzotti, 91 anni, ha lasciato sul letto in cui giaceva la moglie, la 86enne Anna Castoldi, prima di ucciderla con un colpo d'arma fa fuoco, per poi suicidarsi.
La pistola, appunto, è una Beretta semiautomatica calibro 22LR con matricola palese. E su questo particolare i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Varese, dovranno fare piena luce.
Perché si tratta di una pistola prodotta prima del 1950, dunque assente dalle Banche Dati. E perché Rizzotti non risultava in possesso di alcuna arma.
In una nota, infine, la Procura annuncia che mercoledì 18 giugno, alle ore 11.00, conferirà l’incarico per l’esecuzione di ispezione cadaverica nei confronti dei due coniugi deceduti.
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Angera: Rizzotti ha sparato con un'arma degli anni '40
Il 91enne che ha ucciso la moglie in ospedale e poi si è suicidato ha usato una pistola dei tempi di guerra
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