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Busto: Anno nuovo, raccolta rifiuti nuova. Ed è polemica

Busto, polemiche per la raccolta rifiuti 2024. Agesp: “Stesse zone, cambiano i giorni. Guardate il calendario”

Inizio anno all’insegna delle polemiche per la raccolta dei rifiuti, a Busto Arsizio. Dove sui social sono comparse foto di montagne di sacchi da ritirare, cestini della spazzatura pieni e innumerevoli post di critica per le novità nel ritiro dell’immondizia, per cui è iniziata la sperimentazione della cosiddetta raccolta puntuale, attualmente ancora settimanale, ma in prospettiva ogni 15 giorni.
Nell’annunciare l’avvio della distribuzione del sacco azzurro con microchip anche nella zona 4 (che comprende parte di Borsano e Sacconago), Francesco Iadonisi, Amministratore unico Agesp Spa, ricorda: “Le zone sono le stesse, sono cambiati ii giorni di raccolta delle frazioni, come la plastica. Guardate il calendario 2024 recapitato a casa e pubblicato sul nostro sito”.
Diverse, intanto, le segnalazioni che giungono anche in redazione, in cui per esempio si legge: “Altri comuni vicini hanno già introdotto il “sacchetto intelligente” da tempo, senza ridurre la frequenza del servizio. Questo é greenwashing: nascondere un taglio dei costi (dimezzando le raccolte) dietro motivazioni ecologiche”, ci scrive un telespettatore, che attacca: “Se ogni utente deve ora attendere 2 settimane con il saccone nominativo sul balcone, potete immaginare sporcizia, odori, presenza di insetti e animali. La frazione “secca” o indifferenziata non é infatti materiale sterile e pulito. Vi rientrano ad esempio lettiera del gatto, tamponi e assorbenti igienici, carta oleata per carni o pesci e pezzuole intrise di sangue nelle vaschette alimentari. Sarebbero preferibili sacchetti con capienza 25/30 litri e raccolta settimanale. L’utente non subirebbe disagi e si avrebbe la tariffa TARI a consumo, che peraltro sará a peso, volume o numero sacchi?”, chiede in conclusione il telespettatore di Rete 55. Abbiamo girato i quesiti ad Agesp, che ci ha assicurato di stare effettuando valutazioni da sottoporre poi all’amministrazione comunale. Speriamo, ci permettiamo di commentare, prima dell’estate, quando col caldo il rischio di cattivi odori potrebbe scaldare ancora di più gli animi.

Leggi qui lamentele e risposta di Agesp Spa

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