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Prostituzione in un centro massaggi, arrestata la titolare

Nei guai una donna cinese di 46 anni, che aveva messo in piedi un’attività molto redditizia, proseguita anche durante i mesi di restrizioni da covid. In campo i Carabinieri di Busto Arsizio. Il costo delle prestazioni variava dai 30 ai 70 euro

Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: arrestata una donna cinese di 46 anni.

Si tratta della proprietaria di un centro massaggi, che i Carabinieri di Busto Arsizio, guidati dalla comandante di compagnia Annamaria Putortì, ritengono fosse un’attività di copertura rispetto al reale e redditizio “core business”: la prostituzione.

Il “centro benessere”, pubblicizzato su diversi siti internet con fotografie di giovani donne e descrizioni che facilmente lasciavano intendere che all’interno si andasse ben oltre i semplici messaggi del corpo, era frequentato da numerosi avventori, per lo più italiani e di ogni estrazione sociale.

L’attività era molto ben organizzata e gestita interamente dalla titolare del centro, la quale prendeva i vari appuntamenti (in molti casi conosceva anche le abitudini dei clienti fissi) ed incassava direttamente il denaro relativo alle diverse prestazione, il cui costo variava tra i 30 e i 70 euro.

Un’attività illecita che si è protratta in modo assolutamente costante e ininterrotto, anche nel periodo in cui vigevano le stringenti restrizioni imposte dalla diffusione del coronavirus, con un’alternanza delle ragazze adibite a massaggiatrici.

L’immobile ove hanno sede i locali del centro è stato sottoposto a sequestro preventivo.

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