Quattro lavoratori in nero che dormivano all’interno di un cantiere in via Giusti. Sono scattati i sigilli presso un albergo in fase di ristrutturazione edilizia a Varese. I controlli hanno portato alla luce una realtà di lavoro irregolare: sono stati individuati sette lavoratori di nazionalità cinese impegnati in opere di demolizione e ricostruzione di parti murarie, rifacimento di impianti idrici ed elettrici e sostituzione della pavimentazione.
L’Ispettorato Territoriale del Lavoro, in collaborazione con il Nucleo Tutela Lavoro dei Carabinieri, guidati dal Comandante Andrea Cannella, ha effettuato l’intervento ed è emerso che alcuni lavoratori risiedevano direttamente all’interno del cantiere, dove erano stati collocati materassi, fornelli elettrici e vettovaglie, configurando condizioni di alloggio precarie e rischiose.
L’attività di controllo ha portato alla sospensione immediata dell’attività produttiva, con provvedimento amministrativo ai sensi dell’articolo 14 del Testo Unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008). La sospensione è stata disposta sia per la presenza di lavoro nero sia per gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui:
• mancata elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS);
• mancanza di protezioni verso il vuoto;
• presenza di conduttori elettrici nudi in tensione, esposti al rischio di contatto.
Inoltre, all’esterno del cantiere non sono stati rinvenuti i cartelli obbligatori indicanti gli estremi dei titoli edilizi e abilitativi. Per tale motivo è stato richiesto l’intervento della Polizia Locale e dei tecnici comunali per verificare la regolarità delle autorizzazioni edilizie.
Gli accertamenti sono ancora in corso per approfondire eventuali profili di responsabilità più gravi, sia di carattere amministrativo sia penale.






