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I varesini di Italia Viva nella lista “kamikaze”

I renziani della città lavorano a una lista civica, orfana del simbolo di partito. Ma dove potrà mai arrivare questa coalizione, stretta tra i “vasi di ferro” PD e Cinque Stelle?

Aprile 2021, il sindaco uscente e ricandidato Davide Galimberti presenta la nutrita coalizione che lo sosterrà alle elezioni autunnali. Tra i partiti citati quel giorno, spicca Italia Viva.

Giugno 2021, le forze restano quelle, ma il simbolo di Italia Viva sparisce dai radar.

Interpellata in proposito, la deputata renziana Maria Chiara Gadda spiega: “Ho deciso di non utilizzare il simbolo di Italia Viva e di mettere a punto una lista civica e più aperta, che presenterò tra una decina di giorni”. 

Tuttavia, rispetto a quanto affermato dall’onorevole varesina, la verità sembra essere più sfumata. Neanche a Milano sarà presente il vessillo di Italia Viva. E se due indizi fanno una prova, l’interpretazione più credibile è quella di un partito che preferisce presentare il simbolo solo nelle città in cui si sente più forte. Già, ma quali?

Ecco la nostra analisi.

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