Nove mesi di fango, accuse, offese, anche personali. Christian Campiotti è stato al centro di un tiro al bersaglio che ha pochi precedenti, anche perché basato più sulla logica del sospetto e sulla cultura “dietrologica”, che non sulla reale conoscenza dei fatti. Il pronunciamento del TAR ha costretto i contestatori più accaniti a ripiegare su un imbarazzato silenzio. E riportato un po’ di serenità in un ente, la Fondazione Molina, di cui troppi hanno (s)parlato. Ma che in pochi, in questo lungo e sofferto periodo, hanno voluto ascoltare e capire.
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Molina, graditi ritorni e silenzi imbarazzanti
Il rientro di Campiotti, l’ordinanza del TAR e i politici ieri loquaci, oggi taciturni
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Redazione Rete55
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