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RSA in coda, situazione da “tamponare”

Il ritardo nell’esito delle analisi si traduce mette in difficoltà le strutture costrette a lasciare a casa, per precauzione, personale già guarito ma ancora incerto. Occorre autorizzare un maggior numero di laboratori

Troppi giorni di attesa separano l’esecuzione dei tamponi dalla comunicazione degli esiti.

Una “terra di mezzoche mette in difficoltà numerose RSA, lasciando nel limbo gli operatori sociosanitari che potrebbero tornare al lavoro ma che non possono farlo, finché il tampone non sarà ufficialmente negativo. “E’ necessario, dice Matteo Inzaghi nel suo appello a Regione Lombardia e ATS Insubria, che molti più laboratori d’analisi vengano autorizzati all’analisi dei tamponi, altrimenti questa preziosa arma, che somma l’efficacia del contenimento alla possibilità di ripartenza, risulterà scarica”.

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