Antonio Tomassini è un politico con la P maiuscola.
Lo è perché esperto, navigato, portatore di esperienze istituzionali vissute ai più alti livelli nostrani (per quasi 20 anni è stato Senatore e per lungo tempo ha ricoperto il ruolo di presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama).
E, come per ogni vino pregiato, più passa il tempo e più gustosa, variegata, articolata e affascinante si fa la rosa delle sue competenze e la rete delle sue relazioni.
Ora, nell’invidiabile (e sbalorditivo) curriculum di questo distinto signore varesino si aggiunge la proverbiale ciliegina: la nomina a consigliere della Presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati.
Un incarico che “Sentom”, come lo chiamano gli amici, svolgerà a titolo gratuito, andando ad arricchire ulteriormente il bagaglio di un esponente istituzionale apprezzato da una nutrita quanto trasversale platea di interlocutori, profondo esperto di sanità (complice la sua professione di origine, quella di medico) e, più in generale, osservatore lucido e appassionato di un panorama politico che Tomassini sa capire, interpretare e descrivere con inarrivabile acume e riconosciuta sensibilità.
Doti che, non c’è dubbio, gioveranno alla visione prospettica (e alla capacità d’analisi) che si richiedono alla seconda carica dello Stato.
