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Scuola agitata: “Stipendi da fame e personale snobbato”

I sindacati bocciano il DDL della Legge di Bilancio: “Alla pubblica istruzione restano le briciole”. FLC CGIL: “Offensivo e sconcertante il trattamento degli ATA”

Precarietà, stipendi inadeguati, trattamenti iniqui, scarsa attenzione ai docenti di sostegno.

Sono i motivi che hanno portato i sindacati lombardi della scuola a proclamare lo stato di agitazione, come spiegato nel corso di una conferenza online da FLC CGIL, UIL Scuola, Snals e Gilda Unams.

“Ci stanno maltrattando e umiliando”, afferma Tobia Sertori di FLC, che insieme agli altri colleghi definisce “Offensivo e sconcertante” il DDL della Legge di Bilancio, attaccato su diversi fronti.

Tra i motivi principali di un disagio che, a meno di sorprese della ultim’ora, sfocerà presto in sciopero, ci sono gli “stipendi da fame, non paragonabili a quelli di altri Paesi europei”. Ma anche lo scarso rispetto riservato al personale amministrativo (ATA), trattato come figli di un dio minore.

E ancora, le altre questioni irrisolte: precariato e mancata stabilizzazione, sblocco della mobilità, sburocratizzazione dei processi lavorativi e, più in ottica lombarda, salvaguardia del sistema di istruzione nazionale da ogni intervento di autonomia differenziata.

 

 

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