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La morte di Christian, lacrime e rivendicazioni

Presidio di fronte alla ditta Bandera di Busto Arsizio, teatro della tragedia sul lavoro che ieri mattina a spezzato la vita dell’operaio 49nne. Sulla dinamica dell’infortunio si brancola nel buio

Nessuna parola potrà mai restituire Christian Martinelli (per rileggere la notizia dell’atroce incidente mortale, clicca qui) agli affetti che lo hanno perso per sempre: alla moglie e alle sue due bambine.

La vita di un 49nne è stata spezzata per sempre. E stamani, di fronte al teatro della tragedia, l’azienda meccanica Bandera di Busto Arsizio, silenzio e sgomento si mescolavano amaramente agli assordanti interrogativi.

Da un lato, le domande cruciali sulle dinamiche di un infortunio ancora tutto da spiegare. Dall’altro, l’atroce stupore di chi, sul fronte della sicurezza, continua a ripartire da zero: “Perché – chiedono i sindacati – il 50% dei lavoratori metalmeccanici dichiara di aver partecipato a corsi di formazione sulla sicurezza e il 40% considera poco sicuro il proprio contesto lavorativo?”.

Rete55 ha seguito il presidio di stamani.

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