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Piano svizzero anti covid: “Prima l’impresa”

Il 12 Marzo il Consiglio Federale scioglierà le ultime riserve, confermando o correggendo una strategia che appare, da subito, rivolta alla riattivazione dell’economia. Previsti tamponi a tappeto e gratuiti anche per i frontalieri e agevolazioni alle aziende che eseguono più test. Il giornalista Cocca: “Gli svizzeri scalpitano per lo shopping in Italia”

La data cruciale è quella del 12 Marzo, giorno in cui il Consiglio Federale scioglierà le ultime riserve sulle attività che potranno essere riaperte e su quelle che dovranno ancora pazientare.

Ma è dall’inizio del mese che la politica svizzera ha cambiato passo, lasciando le posizioni più difensive a favore di una strategia reattiva, basata soprattutto sulla moltiplicazione dei test.

 

L’obiettivo è di salvaguardare e rilanciare l’economia, ipotizzando riaperture massicce già dal 22 Marzo e agevolando le imprese che, per rimettersi in carreggiata, accetteranno di monitorare costantemente il proprio personale.

In pratica, le aziende che garantiranno tamponi rapidi a ripetizione, potranno evitare la quarantena forzata per i dipendenti entrati in contatto con un soggetto positivo al covid.

A questo, salvo ripensamenti, potrebbe aggiungersi un’ulteriore, importante novità: la distribuzione gratuita di 5 tamponi rapidi al mese a beneficio dell’intera popolazione elvetica e dei frontalieri.

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